giovedì 27 giugno 2019

Detective Selvaggi di Roberto Bolaño


Ho trovato Detective Selvaggi in una libreria d’usato nel centro di Roma. Mi aspettava, chissà da quanto, nascosto sotto una pila di romanzi ingialliti. L’ho letto in due settimane, nonostante la mole del libro e i miei impegni di lavoro, ubriacandomi di quella scrittura febbrile e dolorosa. Bolaño rovescia le parole sulla pagina come se avesse un’urgenza interna che il lettore (e forse lo scrittore stesso) non riesce mai a sviscerare appieno. Il risultato è un mistero latente che aleggia in tutto il romanzo, una sorta di inespresso, un “non so che”, un’ansia che non riesce a sfogarsi ma che tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella nostra vita.