Quando
la mamma era morta il padre l'aveva sostituita con un pappagallo - una semplice
Ara Aruana, tutta blu, gialla e
verde. Antonio odiava i pappagalli; e
i loro escrementi a riccioletto, grigio-bianchi e semi liquidi, le zampe da
mummia, gli occhi lucidi e fissi. Non
sopportava i loro versi agghiaccianti, i loro sguardi sconvolti, la lingua dura
e rosa che spuntava ogni tanto dal becco arcuato e orribile. Più in generale, aveva
un'avversione totale nei confronti di qualsiasi volatile